Festival dell’Opera di Lione 2024 – La fanciulla del West (con Isotton, Massi, Sgura)
Article by Federico Capoani from Connessi all’Opera
[…] Per fortuna, a tutto ciò che manca sul palco sopperisce la buca. Daniele Rustioni, sempre alla guida dell’orchestra dell’Opera di Lione, mantiene lo stesso tono drammatico e concitato che aveva già risevato alla Dama di picche e riesce a garantire sempre il giusto dialogo tra l’orchestra e i cantanti, con una scelta oculata dei colori strumentali, la dettagliata ricerca delle dinamiche, spinte sovente in rapidi crescendi e diminuendo non per forza indicati in partitura e grande attenzione alle peculiarità ritmiche. Insomma, ritrova davvero quelle sonorità originali e sorprendenti della lettera di Webern a Schönberg, affrontando la Fanciulla come se già fosse una colonna sonora cinematografica: pensiamo a quel pizzicato dei contrabbassi al cardiopalma durante la partita a poker, che mantiene altissima la tensione durante tutto l’episodio, o all’ultimo accordo con quel perdendosi che arriva, in perfetta gradazione, fino al completo silenzio.
Insomma, la direzione ispirata di Rustioni, l’ottima prova dell’orchestra e una compagine di solisti solida e interessante risollevano le sorti di una Fanciulla che rischiava di restare in sordina accanto alla Dama di picche di Čajkovskij.